Lo smart working permette di abitare dove si vuole ?
Il lockdown ha portato a riscoprire una società incentrata sulla casa. Rivalutiamo le potenzialità di certe località !
Il mese scorso leggevo l'articolo di Riccardo Luna "Il paradiso dello smart working".
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate :
"Attualmente si discute molto dei modelli di sviluppo e delle forme dell’abitare in certe grande città... La diffusione del virus ha sollecitato riflessioni sulla concentrazione della popolazione e i modi di organizzare il sistema socio-sanitario, mentre le pratiche di distanziamento e la diffusione di forme di telelavoro, hanno mostrato come in molti casi sia possibile ridurre la mobilità residenziale indotta dal lavoro..."
"Si è materializzata la «società incentrata sulla casa, nella quale le nuove tecnologie e i flussi informazionali hanno rimesso al centro l’abitazione come luogo di accesso ai servizi, mettendo in crisi però lo spazio pubblico come luogo di partecipazione collettiva alla società. Una spinta alla dimensione privata, che ha avuto esiti diversi..."
"Una geografia, quella del digital divide, tanto è vero che i quotidiani hanno raccontato storie di lavoratori nei grandi centri urbani che hanno scelto altri luoghi dove hanno continuato a lavorare grazie all’utilizzo di dispositivi tecnologici..."
Le vostre risposte ci permetteranno di migliorare la nostra recente collaborazione con il progetto MAVERICKS Active Workspace a Crans-Montana www.mavericks-club.ch
dove proponiamo i diversi corsi di lingue straniere/metodo LATC.
A presto!
Laurence Franzini
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